Avis consegna gli attestati di gratitudine ai donatori ‘andati in pensione’

Gli attestati di gratitudine sono destinati a tutti i volontari con all’attivo almeno trenta donazioni che, per raggiunti limiti di età o per problemi di salute, hanno concluso il percorso.
Per due anni, a causa della pandemia, non è stato possibile consegnarli, ma quest’anno finalmente la tradizione è ripresa: i premiati di questa mattina sono solo una parte dei donatori ‘pensionati’ negli ultimi tre anni.
”Questo – spiega il presidente di Avis Cesena Gualtiero Giunchi - è uno dei momenti più significativi per la nostra associazione, perché ribadisce il forte legame con il territorio e il valore del dono del sangue come gesto esemplare di cittadinanza attiva. Ecco perché in questo appuntamento coinvolgiamo sempre l’Amministrazione comunale, che non si è mai tirata indietro e che per questo ringraziamo”.
Molto diverse le storie e le esperienze dei donatori che hanno attaccato la sacca al chiodo: c’è chi ha cominciato giovanissimo senza mai fermarsi e chi ha ripreso dopo un periodo di pausa, c’è chi ha raggiunto il traguardo record di oltre 200 donazioni, c’è chi è stato instradato dalla famiglia e chi, invece, si è avvicinato al dono del sangue dopo aver sperimentato direttamente l’importanza salva-vita delle trasfusioni.
Dopo il doveroso ringraziamento nei loro confronti, adesso la sfida per Avis è quella di rimpiazzarli con nuovi donatori.
Attualmente nel comprensorio cesenate si contano poco meno di 8mila (di cui 4.326 solo a Cesena) e grazie a loro nel 2021 è stato possibile raccogliere 15.742 unità fra sangue intero e plasma. Un risultato che ha garantito l’autosufficienza del nostro sistema trasfusionale per quanto riguarda il sangue intero (ma ancora non è così per il plasma). Ecco perché è così importante che i donatori ‘pensionati’ trovino al più presto degli eredi.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-06-2022 alle 15:24 sul giornale del 20 giugno 2022 - 106 letture
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